Le testimonianze Art Nouveau all’Avana si trovano principalmente nella sua architettura, che comprende un numero esiguo di edifici isolati, costruiti fra il 1900 e il 1920. Gli esempi più significativi si trovano lungo i grandi viali delle aree urbane centrali, mentre altri sono disseminati sul territorio come piccoli elementi che formano griglie di isolati compatti in zone ad alta densità o in aree periferiche distanti. Tutti mostrano orgogliosamente elementi del repertorio di questo stile, applicato qui prevalentemente per immobili residenziali.
La differenza essenziale rispetto all’Europa sta nel fatto che all’Avana l’Art Nouveau appare più come involucro elegante, che come concezione che determini organicamente la forma dello spazio. Lo stile è circoscritto in gran parte a decorazioni apposte su facciate neoclassiche o eclettiche. Questa versione tropicale è debitrice dei maestri catalani, che vi emigrarono dalla loro terra fra il 1790 e il 1840, alla ricerca di migliori opportunità economiche.
Questa importante comunità ispanica, nella seconda metà dell’Ottocento ormai profondamente radicata nell’isola, apporta le sue conoscenze nel campo delle tecniche costruttive ed artigianali. I Catalani assumono il ruolo di promotori ed autori; uno dei loro maggiori contributi è la creazione di officine per la produzione di elementi decorativi prefabbricati, di importanza decisiva per la diffusione del modernismo, da cui nasce il termine “moulded architetture”. Gli atelier più apprezzati sono probabilmente quello di Baltazar Ustrell, noto per i suoi Elementi ornamentali di cemento e gesso e quello di proprietà dell’architetto Mario Rotllant, conosciuto per la Fabbricazione di pietre artificiali e di tutti i generi di ornamenti di cemento.
Gli elementi ispirati all’Art Nouveau vanno oltre le opere murarie nella progettazione architettonica e compaiono ampiamente nella lavorazione del legno e del ferro, nelle vetrate, nelle piastrelle in ceramica per i pavimenti e gli zoccolini, nelle ringhiere delle scale e negli arredi urbani e da giardino. Si trovano frequentemente anche negli interni, in mobili di legno e metallo, lampade e in una incredibile varietà di oggetti d’uso e da decorazione.
Vi sono alcune arterie, all’Avana, in cui si concentrano testimonianze di questo stile. Uno è la Rua Cárdenas, che porta al limite sud-occidentale del centro storico dell’Avana; l’altra è la via Manrique, all’interno di un tessuto compatto del Comune dell’Avana. Questi complessi urbani sono unici nel loro genere e altrettanto rari e preziosi quanto le testimonianze Art Nouveau stesse.
Image | artist | function | date |
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Mario Rotllant | |||
Eugenio Dediot Recolin | |||
Joan O. Tarruel | |||
Josep Planas Rivas | |||
Alberto de Castro | |||
Arturo Marqués Marqués | |||
Ramón Magriñá | |||
Jaime Cruanyas | |||
Hilario del Castillo | |||
José Joaquín Bosch Avilés | |||
Albert Crusellas | |||
Pedro Iduate Petit | |||
Francisco Anastasio | |||
José Mato | |||
Francisco Ramírez | |||
Lorenzo Rodríguez | |||
Narcís Bou | |||
Arturo Marqués | |||
Tomás Bustillo | |||
Ignacio Vega Ramonteau | |||
Federico de Arias Rey |
Cover | Author | Description | date | Link |
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Leonardo Morales | La arquitectura en Cuba de 1898 a 1929 La Habana, El Arquitecto |
1929 | ||
Joaquín Weiss | Medio siglo de arquitectura cubana Imprenta Universitaria, La Habana |
1950 | ||
Joaquín Weiss | Art Nouveau: la rama cubana, Revista Cuba,La Habana. |
1965 | ||
Vivien Acosta | De Europa a Cuba: Art Nouveau Universidad de La Habana, La Habana |
1969 | ||
Roberto Segre, E. Cárdenas y L. Aruca | Historia de la arquitectura y el urbanismo: América Latina y Cuba Ed. Pueblo y Educación, La Habana |
1986 | ||
Roberto Segre | La arquitectura moderna en América Latina Ed. ISPJAE, La Habana |
1989 | ||
Eduardo L. Rodríguez | La Habana. Arquitectura del siglo XX Ed Blume, Barcelona |
1998 | ||
Eliana Cárdenas | El Art Nouveau en La Habana, Arquitectura y Urbanismo La Habana |
2001 | ||
Tate Cabré | Un amor que fa historia. Catalunya a Cuba Ed Edicions 62, Barcelona |
2004 |
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